Abstract: Avere diciotto anni in Israele significa dare i successivi due anni della propria vita al Paese, alla sua difesa, alla sua sopravvivenza. Diventare una recluta. Portare l'uniforme. Svegliarsi alle quattro e mezza di mattina. Lavare i piatti di settanta persone. Obbedire alle consegne. Imparare a maneggiare le armi. Sapere la storia e la geografia dei Paesi vicini e nemici. I linguaggi in codice dei piloti nemici. E rischiare la pelle. Che tu sia un ragazzo o una ragazza. Anche quando s ...; [Read more...]
Avere diciotto anni in Israele significa dare i successivi due anni della propria vita al Paese, alla sua difesa, alla sua sopravvivenza. Diventare una recluta. Portare l'uniforme. Svegliarsi alle quattro e mezza di mattina. Lavare i piatti di settanta persone. Obbedire alle consegne. Imparare a maneggiare le armi. Sapere la storia e la geografia dei Paesi vicini e nemici. I linguaggi in codice dei piloti nemici. E rischiare la pelle. Che tu sia un ragazzo o una ragazza. Anche quando sei piccola e minuta e gli altri ti chiamano "pomodorino". Età di lettura: da 11 anni.. - 1988: l'ebrea Valérie, ossia l'autrice, cittadina israeliana, a 18 anni viene chiamata a fare il servizio militare; inizia così per lei un difficile periodo di prove esterne e conflitti interiori che la farà maturare.. - In due parti, in prima persona, rivolto alle giovanissime, senza illustrazioni, con premessa storica, un'intervista a una soldatessa israeliana e notizie sull'autrice.