Abstract: Chi ha scritto la prima opera della storia? Da dove nasce la notazione musicale che utilizziamo ancora oggi? Come si compone una sinfonia? Le pagine del libro rispondono a queste e a molte altre domande, esplorando e analizzando i brani musicali più importanti e il loro impatto sulla musica classica occidentale, dalla nascita del Canto Piano medievale al Minimalismo novecentesco. Sempre in modo chiaro e comprensibile, Il libro della musica classica prende in esame oltre 90 componimenti ...; [Read more...]
Chi ha scritto la prima opera della storia? Da dove nasce la notazione musicale che utilizziamo ancora oggi? Come si compone una sinfonia? Le pagine del libro rispondono a queste e a molte altre domande, esplorando e analizzando i brani musicali più importanti e il loro impatto sulla musica classica occidentale, dalla nascita del Canto Piano medievale al Minimalismo novecentesco. Sempre in modo chiaro e comprensibile, Il libro della musica classica prende in esame oltre 90 componimenti, ideati da artisti leggendari o meno conosciuti. Contiene inoltre grafiche colorate e diagrammi che spiegano in modo facile anche i concetti più difficili. Il risultato è un libro che getta nuova luce sul mondo della musica classica, pensato sia per esperti musicofili, sia per lettori alle prime armi.
Abstract: Si può raccontare la musica senza note, usando solo le parole? Ramin Bahrami crede di sì. D'altra parte, con la musica e con i grandi compositori del passato ha un rapporto strettissimo, intimo: la musica è per Bahrami un "fil rouge", ciò che tiene insieme la sua infanzia perfetta in una Teheran baciata dalla cultura con l'esilio seguito all'incarcerazione e alla morte del padre; la sua identità persiana con quella di uomo immerso nell'Occidente; la storia dei suoi avi, provenienti dal ...; [Read more...]
Si può raccontare la musica senza note, usando solo le parole? Ramin Bahrami crede di sì. D'altra parte, con la musica e con i grandi compositori del passato ha un rapporto strettissimo, intimo: la musica è per Bahrami un "fil rouge", ciò che tiene insieme la sua infanzia perfetta in una Teheran baciata dalla cultura con l'esilio seguito all'incarcerazione e alla morte del padre; la sua identità persiana con quella di uomo immerso nell'Occidente; la storia dei suoi avi, provenienti dalla Persia, dall'Europa, dalla Russia, con la sua. Nella musica, e specialmente in Bach, Bahrami ha trovato l'alfa e l'omega: la musica è il suo modo per sopravvivere, per amare, per ricordare. "Nella musica c'è la mia dignità, c'è la mia identità: c'è mio padre con il suo violino, mia madre e le sue litanie, ci sono i miei fratelli e le loro passioni, c'è il mio paese e la sua cultura, ci sono lo zoroastrismo e il cattolicesimo, che è la mia religione oggi." Il suo sguardo - o, per meglio dire, il suo orecchio abbraccia il suono occidentale dalle radici fino al Novecento e ne ripercorre la storia attraverso quattordici capolavori: opere fondanti e definitive che hanno creato una discontinuità, cambiando il corso del futuro. I grandi compositori ci sono tutti: da Monteverdi e Vivaldi a Stravinskij e Schönberg, passando per le tre B (Bach, Beethoven e Brahms), i malinconici Mahler e Rachmaninov e i rivoluzionari Strauss e Wagner.