Monografia a stampa
Buscarino, Maurizio
Milano : Leonardo arte, 2000
Abstract: Dall'archivio della memoria Maurizio Buscarino ha tratto una storia fotografica assai inconsueta di Moni Ovadia. L'approccio è quello di un uomo che propone la sua visione di un altro uomo, in un percorso che procede dal presente verso il passato. Dice Buscarino: "Diventiamo quello che siamo. Nel paesaggio teatrale contemporaneo Moni Ovadia occupa un posto unico: ha fatto conoscere al pubblico italiano la cultura yiddish, quasi sconosciuta fino a non molti anni fa, riproponendo i tratt ...; [Read more...]
Dall'archivio della memoria Maurizio Buscarino ha tratto una storia fotografica assai inconsueta di Moni Ovadia. L'approccio è quello di un uomo che propone la sua visione di un altro uomo, in un percorso che procede dal presente verso il passato. Dice Buscarino: "Diventiamo quello che siamo. Nel paesaggio teatrale contemporaneo Moni Ovadia occupa un posto unico: ha fatto conoscere al pubblico italiano la cultura yiddish, quasi sconosciuta fino a non molti anni fa, riproponendo i tratti fondamentali di quel popolo, sterminato dagli eventi di storia. E diventa così il cantore della cultura ebraica della diaspora e dell'esilio. Nel suo universo poetico si incrociano realtà e fantasia, in un linguaggio che alterna il tragico e il comico, verità dolorose, struggenti, nostalgiche ma anche esilaranti. La sua stranezza teatrale e drammaturgica, almeno riferita alla cultura del nostro tempo è forse quella di essere, dentro il teatro, una presenza morale, che il pubblico sente, perché ne sente il bisogno".
Testi di Maurizio Buscarino, Elmar Locher, Claudio Magris, Giovanni Raboni, Roberta Valtorta.